Zincopar acquisisce Riflexo
- Gregorio Maria Vallé
- 11 mag
- Tempo di lettura: 3 min
Integrazione di competenze e tecnologie: una nuova alleanza per servire meglio il cliente
Una sinergia nata inaspettatamente:
Nel gennaio 2017, quella che inizialmente era sembrata una semplice collaborazione tra due aziende concorrenti si è trasformata in una vera e propria operazione strategica: Zincopar, con sede a Parma, ha acquisito il 70% della trevigiana Riflexo. Un’alleanza che promette non solo di ampliare l’offerta di entrambe le realtà, ma anche di rafforzarne la presenza commerciale, integrando tecnologie e competenze complementari.
Tutto ebbe inizio quasi per caso, durante una dimostrazione presso un cliente comune. Zincopar e Riflexo si ritrovarono, inconsapevolmente, a confrontarsi sullo stesso lavoro di stampa. Il committente desiderava valutare la qualità delle lastre incise da entrambi i fornitori: da un lato le lastre HD di Zincopar, dall’altro quelle tradizionali di Riflexo, storica partner del cliente. Il risultato premiò la tecnologia di Zincopar, che offrì una resa di stampa superiore. Tuttavia, il cliente decise di mantenere la collaborazione con Riflexo per coerenza con le altre linee di produzione già in uso.
Quell’incontro, seppur competitivo, segnò l’inizio di un dialogo costruttivo tra le due aziende. “Fummo colti di sorpresa”, ricorda Massimo Cipolla, titolare di Zincopar, “ma da lì nacque una collaborazione durata tre anni. Riflexo non disponeva della tecnologia HD e così diventammo loro fornitori per questa tipologia di lavorazioni. Contemporaneamente, per noi si apriva l’opportunità di entrare in un mercato strategico come quello veneto, tramite una partnership con un attore radicato nel territorio”.

Un futuro condiviso:
Dopo anni di collaborazione proficua, Massimo Cipolla e sua moglie Chiara Ferri, per Zincopar, e Valter Menegaldo con Simone Bergamin, soci di Riflexo, hanno deciso di esplorare un progetto comune più ambizioso. Le due realtà si sono sedute a un tavolo, valutando le potenzialità di una sinergia strutturata. Da una parte, Zincopar portava con sé tecnologie all’avanguardia, un processo produttivo brevettato e un’elevata competenza nella gestione file e prove colore. Dall’altra, Riflexo disponeva di impianti per grandi formati, una linea dedicata alla flessografia per cartone ondulato e un sistema gestionale moderno che è stato successivamente adottato anche da Zincopar.
“Abbiamo iniziato producendo impianti per shopper in carta, poi ci siamo estesi al packaging flessibile e infine, per ottimizzare l’utilizzo delle nostre tecnologie, anche al cartone ondulato,” spiega Valter Menegaldo. “Questo settore oggi rappresenta il 20% della nostra produzione, ed era ancora inesplorato da Zincopar. È un segmento in crescita e con grandi prospettive.”

Una visione industriale condivisa:
L'acquisizione si è ufficializzata nel gennaio 2017. Zincopar ha assunto una partecipazione di maggioranza in Riflexo, mantenendo però entrambe le realtà operative e riconoscibili sul mercato. Massimo Cipolla ha assunto la responsabilità della direzione anche di Riflexo, mentre Simone Bergamin continua a svolgere il ruolo di coordinatore commerciale e Valter Menegaldo mantiene la supervisione tecnica dell’azienda da lui fondata nel 1988.
Il primo anno di lavoro congiunto ha richiesto un’intensa attività di integrazione produttiva, con l’allineamento dei processi interni e delle metodologie. “Un lavoro impegnativo, ma già ricco di risultati positivi, reso possibile grazie alla grande disponibilità e professionalità dei team tecnici,” commenta Cipolla.
“L’aspetto culturale è altrettanto importante,” aggiunge Simone Bergamin. “Stiamo imparando a conoscerci anche dal punto di vista umano e manageriale. Le differenze tra noi possono diventare un valore aggiunto, una fonte di arricchimento reciproco.”
Attualmente il gruppo conta circa 40 collaboratori, ma è previsto un ampliamento dell’organico in linea con i futuri investimenti tecnologici già in fase di valutazione.

Rispondere meglio a mercati sempre più esigenti:
L’operazione è stata accolta con favore anche dai clienti. La nuova struttura consente di affrontare il mercato con un profilo più solido e credibile, soprattutto nei confronti di clienti multinazionali. “Purtroppo oggi, senza una struttura adeguata, molte aziende rischiano di essere escluse dalle valutazioni dei grandi buyer,” osserva Bergamin. “Noi di Riflexo, essendo più piccoli, abbiamo incontrato queste difficoltà. Ora abbiamo gli strumenti per essere competitivi anche a livelli più alti.”
“In prospettiva, non escludiamo una fusione più organica delle due realtà,” conclude Massimo Cipolla. “Ma già oggi, mantenendo le identità distinte, possiamo offrire un servizio migliore, più completo e più performante. L’integrazione di processi, tecnologie e competenze rappresenta la chiave per affrontare le sfide future con successo.”




